"La produttività non è tutto, ma a lungo andare è quasi tutto. La capacità di un paese di migliorare nel tempo il proprio tenore di vita dipende quasi interamente dalla sua capacità di aumentare la produzione per lavoratore". (Cit. P. Krugman premio Nobel Economia 2008) La citazione di Krugman suggerisce che la produttività sia il rapporto tra produzione e lavoratore. Ma se quella cui stiamo assistendo è la 4^ rivoluzione industriale, non possiamo valutare la produttività senza metterla in relazione alla domanda dei mercati e di conseguenza all'efficacia. Le 5 regole del miglioramento della produttività: Regola 1. Fornire valore per il cliente Innanzitutto - e troppo spesso questo concetto è frainteso - bisogna fare le cose giuste prima di fare le cose bene. L'efficacia viene prima dell'efficienza. Questo significa, in sintesi, approcciarsi alla produzione con l'obiettivo di creare valore per il cliente. E nulla definisce meglio questo concetto che la vecchia, buona "qualità", nel senso più ampio del termine. In fondo la qualità può essere definita come la conformità ai requisiti del cliente. Regola 2. Processi sotto controllo Non sovraccaricare i processi, le attrezzature o le persone. La teoria delle code suggerisce che, quando l'utilizzo si avvicina al 100%, il caos cresce in modo importante. Se la chiave del primo principio è la qualità, la chiave di questo secondo punto è la gestione delle risorse. La digitalizzazione e l'automazione possono aiutarvi a bilanciare i carichi di lavoro e la pianificazione di ogni attività. Per ottimizzare l'utilizzo degli impianti e delle competenze, una buona prassi è quella di iniziare a concentrarsi sui colli di bottiglia di ciascuna macro attività. Regola 3. Sincronizzare i processi come un solo sistema La terza regola consiste nella sincronizzazione dei processi. Il coordinamento delle attività di ciascuna area/reparto/struttura richiede una prospettiva di sistema perchè sappiamo che la pianificazione senza ottica d'insieme è nemica della produttività. Si possono progettare e pianificare processi con ottica sistemica valutando la standardizzazione, la modularizzazione, la produzione e la logistica "just in time", per citare alcuni esempi. Attenzione, al contrario, la "sperimentazione strategica" al di fuori dei contesti sistemici è un'opportunità per acquisire un vantaggio competitivo e dovrebbe essere mantenuta e coltivata. Regola 4. Riduzione dei tempi di produzione Considerare l'intero e variegato processo produttivo come un unico flusso, capace di collegare i dati provenienti dal mercato coi fornitori e con la produzione è la miglior ricetta per la produttività. Questa impostazione non dovrà impattare la flessibilità e…nessuna delle prime tre regole! Concretamente per ridurre i tempi di produzione e i tempi di consegna è necessario ridurre le attività che non aggiungono valore in ciascuno e fra tutti i processi (ridurre gli scarti, per esempio). Regola 5. Migliorare continuamente Ci sono 2 buone ragioni per cercare un miglioramento continuo. In primo luogo, poiché i sistemi nel loro complesso non sono mai perfetti, c'è sempre spazio per aumentare la produttività dei processi. In secondo luogo, bisogna considerare che l'ambiente esterno all'Impresa è in costante evoluzione. E' indispensabile comprendere e anticipare l'evoluzione del mercato con miglioramenti che vanno da miglioramenti incrementali dei processi (sfruttamento) a innovazioni tecnologiche e organizzative anche radicali (esplorazione). *** La costruzione di un sistema aziendale dell'apprendimento, capace sia di esplorazione che di sfruttamento, è il modo più sicuro per sostenere e migliorare la produttività nel lungo periodo Gli approfondimenti di Azienda Efficiente ogni settimana gratuitamente in posta elettronica. Autore Francesco SmorgoniFondatore Puntoexe
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Luglio 2020
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